PALLANUOTO LAVAGNA 90: un anno di attività del settore giovanile - Intervista ai due tecnici Roberto Luce e Gabriele Berri

11.07.2013 18:17

Intervista ai due tecnici Roberto Luce e Gabriele Berri responsabili del settore giovanile

 

COME E' ANDATA LA STAGIONE 2012-2013?

 

Luce (settore Acquagol e Under 13):

Direi bene, nonostante la fatica. Infatti, se l'aumento del numero dei ragazzi ha comportato da una parte un impegno maggiore, dall'altra vuol dire che nonostante tutto c'è attenzione da parte delle famiglie che frequentano la nostra piscina all'ambiente in cui si trovano ad inserire i propri figli.

 

Berri (settore under 15, under 17 ed Under 20):

Stesso discorso di Roberto vale per me. Io, però a differenza sua, avevo anche l'incognita di essere alla prima esperienza qui a Lavagna, dopo tanti anni trascorsi al di del fiume Entella (ndr alla Chiavari Nuoto).

 

COSA VUOL DIRE ESSERE ALLENATORI A LAVAGNA PIUTTOSTO CHE IN UN ALTRAPIAZZA?

 

Luce:

Per me nulla. L'obiettivo di un allenatore impegnato a far piacere la pallanuoto a bambini di 8 - 10 anni deve andare oltre i confini di unapiazza. Innanzi tutto si deve lavorare sul concetto di lealtà, sportiva e non, oltre che sul senso di appartenenza ad un gruppo. E mi pare che questo sia lo spirito con cui, qui da noi a Lavagna in particolare, ma in generale in Liguria, si sia deciso di operare. Infatti dopo tante, passate e vecchie baruffe (ndr vedere un passato match decisivo per lassegnazione del titolo regionale), la competizione, comunque legittima e sana, è stata messa un po' da parte per il campionato esordienti (under13), prevedendo nel corso della stagione, vari gironcini dove tutti più o meno si incontrano, purtroppo però non sempre in luoghi ed ore agevoli per i nostri giovani.

 

Berri:

In linea teorica nulla. All'atto pratico invece no. Anche la pallanuoto non si sottrae, come per altri sport, al giudizio dell'opinione pubblica che di fatto attribuisce maggiore responsabilità, e quindi maggiore peso, alle società più blasonate o più prestigiose. E' perciò ovvio che se si fa parte di un gruppo o di una società ci si possa sentire più o menoobbligatia vincere a tutti i costi.

Ora, visto che a vincere è sempre e solo uno, la cosa più importante è dare continuità al lavoro iniziato sui più piccoli, per intenterci dal Roberto Luce di turno, e cioè valorizzando al meglio i ragazzi di sicuro avvenire, senza però dimenticare tutti gli altri che, dalla pallanuoto trarranno spunto per affrontare con sacrificio e serietà le difficoltà della vita quotidiana.

Ricordiamoci che la pallanuoto è uno sport povero, ora molto fisico, ma che richiede grande lucidità mentale e tenuta psicologica. Insomma un magnifico e nobile sport di squadra.

Per fare tutto ciò, ci vuole tanta voglia di fare ma, soprattutto, la disponibilità della Dirigenza ad attuare un progetto di valorizzazione delle proprie attività.

 

E CIOE'?

 

Berri:

Che se si vuole promuovere la pallanuoto, occorre pensare a questo sport non come ad un'attività residuale bensì fondamentale.

 

MA IL RISCHIO NON E' FORSE QUELLA DI LIMITARNE ALTRE?

 

Luce:

Il rischio c'è laddove la gestione degli spazi è miope e ridotta solo a fare cassa, soprattutto con gli attualichiari di luna, indipendentemente dai risultati ottenuti. Ma in questo caso direi che per il Lavagna 90 sarà veramente un anno da ricordare. Basti pensare alla meritata salvezza in A2, che la nostra prima squadra ha saputo ottenere da matricola.

Per quanto mi riguarda direttamente posso invece dire che il vedere aumentato, rispetto al passato, il numero di bambini da seguire è per me già una bellissima soddisfazione.

 

UHM.SE TU FOSSI UN PERSONAGGIO DI COLLODI, TI CRESCEREBBE IL NASO, O SBAGLIO?

 

Luce:

No non sbagli, perchè a vedere il lavoro fatto in questo anno da Gabriele, ed i risultati ottenuti non posso non essere contento!

Berri:

Il mio è stato soltanto un concretizzare un lavoro già iniziato. Se ci aggiungi poi la fortuna di aver trovato un buon gruppo di ragazzi del posto...

In realtà, devo anche dire che la società ha saputo dare ascolto alle mie richieste di maggior spazio acqua da impiegare per gli allenamenti dei giovani, i quali, vuoi per la novità del nuovo allenatore e delle sue idee, hanno saputo ripagarci con dei risultati inaspettati, e per questo, ancora più belli.

Per questo motivo ringrazio tutti: Roberto Luce, la Dirigenza, i genitori, ma soprattutto i ragazzi.

 

E CIOE'?

 

Berri:

Per venire ai risultati di casa nostra, basti pensare che:

  1. i nostri Under 15 sono arrivati per la prima volta quarti nel campionato regionale, dimostrando di essere una squadra che poteva puntare legittimamente al terzo posto, l'ultimo utile per la fase nazionale, durante la quale la Liguria continua a dimostrare di essere praticamente la regione da battere. Onore comunque alle prime tre (RN Camogli, RN Bogliasco e RN Savona) alle quali auguro di cuore di arrivare più avanti possibile, perchè ciò vorrebbe dire che noi siamo arrivati dietro le più forti, giocando quasi al loro pari e non come semplici sparring partner.

  2. I nostri Under 17, sovvertendo qualsiasi pronostico alla vigilia di questa stagione, anche per molti sono sotto quota, si sono qualificati prima per la fase nazionale e poi per le semifinali, rientrando così tra le prime sedici in Italia, a discapito di altre società più blasonate.

  3. I nostri Under 20, invece impegnati in un campionato regionale, anche se a fasi alterne, hanno saputo ben figurare, giocandosi fino all'ultimo la posizione di onore con il Rapallo Nuoto. Certo che se avessimo sempre disposto durante la stagione di tutti i nostri giocatori più validi.....

  4. Di solito non amo fare nomi ma non posso dimenticare il fatto che a partire da FedericoTittiCimarosti (classe 1994) titolare in A2, di cui, io credo, sentiremo ancora parlare e del promettente mancino Ivan Carli (1996), quest'anno si sono affacciati in prima squadra anche altri tre giovani del vivaio in particolare Matteo Pedroni (1997). Discorso a parte meritano Luca Pedroni (classe 1998) e Francesco Luce (classe 1999). Il primo, a coronamento di una ottima stagione con più di 45 incontri disputati nei vari campionati, è stato anche convocato a Cremona per una selezione della Nazionale 1998, il secondo, insieme a Marco Pagliuso (classe 1999) rappresenterà, dopo tanti anni, il Lavagna90 al prossimo Torneo delle Regioni, dove la Liguria parte da favorita.

 

SOGNI NEL CASSETTO?

 

Luce & Berri:

Da qui alla fine dell'anno ci piacerebbe vedere in acqua a Lavagna sempre più ragazzini appassionati di pallanuoto, ma prima di tutto vorremmo rimanere ancora positivamente stupiti dalle prestazioni dei nostri Under 17 a fine luglio prossimo. L'impresa è durissima, quasi impossibile, se pensiamo che ci sono squadre di grandissimo spessore e tradizione come per esempio Camogli, Savona, Bogliasco e Sori, ma anche Florentia, Canottieri Napoli, Posillipo, Lazio e Catania, solo per citarne alcune.

Nello specifico, per le semifinali noi siamo inseriti in un girone di ferro: incontreremo niente di meno che la Canottieri Napoli che ha in organico tanti giocatori facenti parte della prima squadra e che mi hanno veramente impressionato per qualità e bravura (vedere match di ritorno contro il Chiavari Nuoto nelle semifinali play off). In più ci sono Trieste e Pro Recco i cui organici sono rimasti sempre “nella giusta tensione” perchè impegnati, a differenza nostra, nei vari appuntamenti clou della stagione (vedi altre quarti di finale e/o semifinali Under 15, Under 17).

Tuttavia, quando non si ha nulla da perdere e noi siamo in quelle condizioniè più facile giocare!

 

BEH COME SOGNI NON MI SEMBRANO AFFATTO POCA COSA, MA … NON C'E' PROPRIO ALTRO?

 

In verità noi abbiamo anche altri sogni, a partire dal ripetere i risultati ottenuti quest'anno.

Il nostro sogno dei sogni è però quello di pensare ad un grande ed unico settore giovanile che possa abbracciare l'interapiana dell'Entella. In quel caso, chiunque vi fosse alla guida, sarebbe costretto a vincere, ma con i nostri avversari a temerci sempre di più.